Dedicato ai collezionisti di Alessandro Mendini e dei suoi cavatappi trasformisti, ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏
Le icone di Alessandro Mendini tornano in scena in una nuova veste, con decori tratti dall'iconografia visiva del loro autore: Anna G. Delft e Alessandro M. Giallo e Nero si affiancano alla collezione celebrativa Alessi Tales, che unisce arte, ironia e innovazione, grazie all'utilizzo di un innovativo biocomposito.
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Il nuovo decoro Delft reinterpreta la tradizione della ceramica olandese. Il fascino della decorazione, osservava l’autore, “consiste nel generare forme evocative, attingendo ai mondi della fiaba, ai miti infantili e all’iconografia dei ricordi campestri di nonne olandesi”.
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Alessandro M. - Giallo e Nero
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“Il quadrettato è un segno enigmistico e anche enigmatico, specialmente se giallo e nero”: con il suo potere ipnotico cattura istantaneamente lo sguardo e lo trasporta.
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“Questo gioco del ritratto di design, o del ritratto a misura di architettura, è un gioco storico che ha origini lontanissime, un gioco che mi piace molto.” Alessandro Mendini
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