Boscolo Viaggi: Le perle del Caucaso: 6 luoghi nascosti da conoscere

Tre nazioni sorprendenti.
Tre nazioni sorprendenti
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In un angolo di mondo nascosto, al confine tra Europa ed Asia, si trova la regione del Caucaso, una terra che è un vero proprio scrigno di tesori a noi poco conosciuti. Le tre piccole nazioni di Armenia, Georgia e Azerbaijan compongono un mosaico di culture, religioni e tradizioni tutte da scoprire, ognuna con le sue unicità.

Tra storia antichissima, paesaggi affascinanti, spiritualità e una rinomata gastronomia, le nazioni del Caucaso sono pronte a svelare tutti i loro misteri: ecco 6 luoghi da non perdere in Armenia, Georgia e Azerbaijan!
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IL CAUCASO DA NON PERDERE
Il Monastero di Khor Virap

È una delle attrazioni più visitate in Armenia, imperdibile per il suo valore storico e per gli scenari che offre. Uno dei motivi della grande fama di questo monastero è sicuramente la vicinanza del monte Ararat che sovrasta gran parte dell’Armenia, anche se appartiene al territorio turco. Un altro motivo è la leggenda che lo circonda: si narra che alla fine del III secolo d.C., qui venne rinchiuso San Gregorio Illuminatore, considerato il padre della Chiesa Apostolica Armena. Queste furono le origini dell’adozione del Cristianesimo come religione di stato, la prima nazione nella storia.
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Yerevan, la capitale armena

Pur essendo poco nota, questa città ha diverse sorprese da offrire ai visitatori. Qui si possono scoprire luoghi interessanti come la Cascade, che può essere considerata un museo d’arte contemporanea a cielo aperto, con la sua enorme gradinata in pietra rosea, che scende verso un bel giardino decorato con statue di Botero. Da non perdere anche Piazza della Repubblica, fiore all’occhiello dell’architettura armena, e il museo del Genocidio: con la sua architettura evocativa, sorge su una collina non lontana dal centro, e rappresenta un’esperienza molto toccante e completa per scoprire la triste storia del popolo armeno.
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L’incredibile natura georgiana

In questo piccolo paese è possibile incontrare una grande biodiversità e un’ampia varietà di microclimi che lo rendono vario e interessante. Di certo il più grande protagonista del territorio è la catena montuosa del Caucaso. La zona però offre anche altri magnifici scenari tra foreste, valli verdeggianti, magici paesaggi attraversati dal fiume Rioni e punteggiati dalla presenza di antichi villaggi, come Chiora e Ushguli. Quest’ultimo si trova a oltre 2.000 metri di altitudine, ed è uno degli insediamenti umani permanenti più alti d’Europa.
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Tbilisi, capitale della Georgia

Ecco una destinazione insolita ma davvero sorprendente perché offre un mix di architettura in stile liberty e brutalismo, stradine acciottolate e palazzoni di epoca sovietica, costruiti a metà degli anni ’50. Da non perdere nella vecchia Tbilisi la Cattedrale ortodossa Sioni, decorata con meravigliosi affreschi, e il labirinto di stradine del centro che si estende ai piedi della Fortezza Narikhala. Da vedere anche le terme sulfuree, costruite in stile islamico e probabilmente risalenti al periodo arabo, con un mosaico sulla facciata di ingresso che rappresenta l’ultimo esempio visibile di influenza islamica sulla città.
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L’Heydar Aliyev Center di Zaha Hadid

Nel 2007 la nota architetta Zaha Hadid è stata incaricata di progettare un edificio dedicato alla vita culturale dell’Azerbaijan. Nasce così questa iconica struttura in grado di imporsi sulla rigida architettura sovietica che caratterizza la capitale Baku. L’idea è quella di esprimere la sensibilità della cultura del posto e la volontà di guardare sempre al futuro. Il Centro ha una superficie di oltre 57mila metri quadrati e al suo interno ospita un auditorium con oltre 1000 posti, enormi spazi per mostre, eventi artistici e laboratori didattici.
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La Riserva statale di Gobustan

In questa zona molto particolare dell’Azerbaijan è possibile scoprire alcune attrazioni davvero uniche. Per esempio i vulcani di fango, cioè conformazioni naturali che emettono argilla, sali e occasionalmente gas, in un modo molto simile a quello dei normali vulcani. Poco lontano dalla zona dei vulcani, è possibile invece visitare alcune grotte in cui sono state rinvenute iscrizioni e dipinti di arte rupestre databili tra 5.000 e 20.000 anni fa: una testimonianza fondamentale per comprendere la storia e l’origine dei popoli del Caucaso.
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