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Qual è il tuo animale preferito?
Potrebbe essere uno di quelli che avvisterai nei nostri nuovi tour in collaborazione con WWF Travel: una selezione di itinerari pensati per chi desidera scoprire il mondo in modo autentico e rispettoso dell’ambiente, con un focus sull’avvistamento di specie protette.
Dalla biodiversità delle Galapagos ai mari delle Azzorre, dall’avvistamento del giaguaro nel Pantanal brasiliano all’India più selvaggia tra leoni e rinoceronti, passando per la Norvegia, la Polonia, la Spagna e la Patagonia: ogni viaggio è costruito con cura per offrire esperienze ad alto valore ambientale, senza richiedere particolare adattamento o preparazione fisica.
Con la presenza di guide esperte WWF, avrai modo di approfondire tematiche legate alla biodiversità e alla conservazione degli ecosistemi: un modo diverso di viaggiare, consapevole e ricco di significato, per chi ama immergersi nella natura e osservarla in punta di piedi. Preparati a partire per vedere il tuo animale preferito! |
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ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI |
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Il giaguaro (Brasile)
Da cosa deriva il fascino del giaguaro? Forse è dovuto al suo bellissimo mantello, o alle sue straordinarie doti atletiche a terra, sugli alberi e persino sott'acqua. Lo stesso nome, che deriva dal termine “yaguara” dato dai nativi sudamericani, e significa “colui che uccide con un salto”, affascina e incute timore al tempo stesso. Dopo la tigre e il leone, il giaguaro è il terzo felino più grande al mondo. Alcune delle sue varianti hanno un mantello tendente al nero, e sono noti quindi come pantere nere. Nessun giaguaro comunque è completamente nero: le macchie nere sono sempre visibili alla luce del sole.
Lo troverai nell’itinerario “Brasile, sulle tracce del giaguaro” |
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La balenottera boreale (Isole Azzorre)
La balenottera boreale è il terzo animale più grande del pianeta. Può arrivare a una lunghezza di 20 metri e a un peso di 30 tonnellate. I suoi esemplari abitano tutti gli oceani del mondo, in acque subtropicali, temperate e subpolari, incluse le acque al largo delle isole Azzorre durante i periodi di migrazioni. A causa delle attività di caccia alla balena nel XIX e XX secolo, la loro popolazione si è ampiamente ridotta: si stima che circa 300.000 balenottere boreali siano state uccise per la loro carne e per il loro olio. A partire dagli anni ’70 del Novecento sono iniziati gli sforzi di conservazione di questa specie marina, fino allo stop alla caccia alla balena nel 1986.
La troverai nell’itinerario “Azzorre, tra balene e natura” |
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Il bisonte europeo (Polonia)
Il bisonte europeo è il mammifero più grande d'Europa. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la specie ha rischiato l'estinzione in natura: l'ultimo esemplare è stato ucciso nella foresta di Bialowieza nel 1919. Tuttavia, la specie è sopravvissuta in alcuni zoo e recinti in tutta Europa. Grazie a un programma di riproduzione internazionale avviato negli anni '20 e '30, la popolazione ha iniziato a riprendersi, a partire dalla ricostituzione di un branco proprio a Bialowieza. Da allora sono state create diverse popolazioni libere, che oggi raggiungono le decine di migliaia di esemplari.
Lo troverai nell’itinerario “Polonia: bisonti, alci e foreste primarie” |
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La tigre del Bengala (India)
L’India ha sempre avuto un rapporto speciale con la tigre. Non solo perché tra le diverse sottospecie presenti al mondo quella del Bengala è forse la più carismatica, ma anche perché il numero di tigri ha avuto nei secoli scorsi numeri incredibili: decine, se non centinaia di migliaia. Poi il disastro. Solo tra il 1875 e il 1925 si stima ne siano state abbattute 80.000. Ma, nel 1971 il Primo Ministro Indira Gandhi legifera l’impensabile: cacciare una tigre diventa illegale in tutta l’India. Nel 1973 nasce il Project Tiger, il più grande sforzo di conservazione di una specie mai realizzato al mondo. Da allora, l’impegno costante dell’India nella conservazione della specie
ha portato ad oltre 3.600 il numero di tigri presenti nella nazione.
La troverai nell’itinerario “India selvaggia: safari nella giungla” |
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L’orca (Norvegia)
L’orca fa parte degli odontoceti, i cetacei dotati di denti, ed è conosciuta soprattutto grazie alla sua caratteristica colorazione bianca e nera, che le rende facilmente distinguibile dagli altri cetacei. È incredibilmente intelligente, nota al pubblico soprattutto per le sue straordinarie tecniche di caccia, che è in grado di adattare alle differenti tipologie di prede e di habitat. Le orche vivono in tutti i mari e gli oceani del mondo, dalle regioni artiche e antartiche fino ai mari tropicali, possono essere sia stanziali che migratorie.
La troverai nell’itinerario “Norvegia artica: orche e aurora boreale” |
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La lince pardina (Spagna)
La lince pardina era tra i felini più diffusi nell’Europa Mediterranea del Pleistocene, anche in Italia, ma ora è confinata solo in Spagna. Oggi, in Spagna, ha molti nomi: il "gioiello iberico", la "tigre di Spagna", la "gemma del Mediterraneo". Lo straordinario recupero della popolazione, avvenuto negli ultimi 20 anni, ha un segreto. Sono stati creati enormi centri di "captive breeding" sparsi nella macchia mediterranea, dotati di tecnologie avanzatissime: solo attraverso un monitoraggio ininterrotto dei cuccioli con telecamere attive 24 ore al giorno, collegate in remoto ai centri di ricerca, i ricercatori possono avere il controllo del progetto, e immettere in natura gli
esemplari. Il risultato sono oggi oltre 1100 esemplari, dai meno di 100 del 2002.
La troverai nell’itinerario “Spagna: il regno della lince” |
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Il puma (Cile)
Il puma è il sovrano incontrastato della Patagonia. Forse non tutti sanno che, oltre ad essere molto astuto, può muoversi molto agevolmente nell’ambiente circostante ed è davvero molto adattabile: può balzare a distanze di oltre 12 metri con un solo salto, trascina la sua preda per lunghe distanze nascondendosi per poter mangiare ed ha una dieta variegata che include cervi, cinghiali e piccoli mammiferi. Ma può anche miagolare e fare la fusa, e non ruggisce, essendo imparentato con i felini di piccola taglia.
Lo troverai nell’itinerario “Cile segreto, nel regno del puma” |
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L’iguana (Isole Galápagos)
Le due principali specie di iguana presenti alle Galápagos sono quella marina e quella di terra. L’iguana di terra regna fuori dall’acqua: si tratta di un vero e proprio architetto del paesaggio, capace di modificare la struttura della comunità di piante terrestri e animali. Nell'acqua invece, regna l'iguana marina. È l’unica iguana in grado di nutrirsi quasi esclusivamente di alghe sugli scogli o nelle fredde acque delle Galápagos, che possono arrivare a -15°: per fare questo occorre un corpo evolutosi per nuotare, una coda appiattita, artigli potenti per attaccarsi letteralmente agli scogli sommersi, ghiandole del sale particolarmente sviluppate. Le iguane di mare rimpiccioliscono le
dimensioni del corpo in concomitanza con eventi estremi severi di El Niño.
La troverai nell’itinerario “Galápagos, il miracolo della natura” |
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