A Genova vale la pena alzarsi presto per vedere la luce che, come dice una canzone di De André "ha un piede in terra e l'altro in mare". I profili dei palazzi si stagliano netti nell'aria, e nel silenzio della mattina si sentono stridere le cime delle barche ormeggiate alle bitte. Arrivati al Porto Antico, si scopre il mare su cui, lentamente, appare una striscia dorata. Poi arriva il momento della colazione, magari in qualche bar dei vicoli. Non abbiate paura: la focaccia va inzuppata senza pietà nel cappuccino. Se lo farete anche con quella alla cipolla, vi sentirete uno del posto ancora prima di essere passati dal via.
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