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Andrea Madaffari è velista e preparatore atletico tra i più esperti del panorama internazionale, con un lungo passato che va dall’America’s Cup sul Moro di Venezia fino alla collaborazione attuale con i Gruppi Agonistici Nazionali (G.A.N.) delle squadre nazionali Optimist.
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Dall’intervista ad Andrea Madaffari su Farevela.net
“Mi sono sempre posto come obiettivo la salute e la performance degli atleti che alleno. Quasi sempre questi due obbiettivi convergono in un punto, ossia la visione complessiva delle abilità tecniche e dello sviluppo del movimento della macchina “atleta”.
In questi anni ho raccolto da parte di molti atleti e allenatori la rilevante osservazione di quanto possa essere differente la capacità di conduzione su “mura” differenti.
Le “mura”, la scelta del bordo, è parte dell’essenza del gioco della vela.
Molti velisti riconoscono spesso differenti prestazioni di conduzione in base al lato di conduzione e da qui un susseguirsi di interrogativi:
Che risposte possiamo dare di fronte ad una palese diversità di prestazione su mure differenti? La prestazione differente è sulla velocità? Sulla capacità con il proprio compagno in barca di trovare il giusto assetto? Ci possono essere differenti ragioni per cui un atleta non riesce a esprimere uguale capacità prestativa sui due lati.
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Ovviamente i preparatori, me compreso, si occupano degli aspetti legati alla capacità fisica e prestativa legati agli aspetti più propriamente atletici.
Se l’atleta evidenzia grosse differenze prestative, vale la pena di valutare un’indagine conoscitiva e valutazione attraverso test fisici, questi possono evidenziare o escludere ragioni di tali diseguaglianze, consentendo quindi a successive considerazioni.
Essere in equilibrio strutturale e simmetrico aiuta a migliorare e progredire in salute e capacità gli atleti.”
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