TrenDevice: 🌱 Non tutto ciò che è nuovo vale. Non tutto ciò che è usato perde valore.

Cosa può insegnarci una ciotola rotta sull’elettronica di oggi?

C’è un’antica arte giapponese che sembra parlare proprio a noi, oggi.

Si chiama Kintsugi, e racconta una storia diversa su ciò che è “rotto”.

Quando una ciotola in ceramica si rompe, nella tradizione del Kintsugi non viene buttata né riparata per nasconderne i danni.
Viene ricomposta con cura, usando una lacca dorata che mette in risalto le crepe, rendendole parte visibile — e preziosa — dell’oggetto.

Invece di mascherare il danno, lo si celebra.
Le linee d’oro che ne derivano raccontano la fragilità, ma anche la rinascita.
E trasformano quella ciotola in qualcosa di unico.
Di più forte. Di più vero.

E se guardassimo i dispositivi elettronici allo stesso modo?

Viviamo in un’epoca che corre verso il nuovo, troppo spesso dimenticando che ciò che ha già vissuto può avere ancora moltissimo da offrire.

Un telefono con qualche graffio.
Un tablet che ha viaggiato in uno zaino per anni.
Un computer che ha già scritto molte storie.

In TrenDevice, quando scegliamo di ricondizionare un dispositivo, non vogliamo cancellare il suo passato.
Vogliamo dargli una seconda possibilità.

Lo testiamo, lo sistemiamo, lo curiamo nei minimi dettagli.
Lo rimettiamo in circolo — ma senza cancellare ciò che è stato.
Perché anche le imperfezioni fanno parte del suo valore.

🌿 Il Kintsugi ci insegna che non tutto ciò che ha una crepa è da buttare.

A volte, è proprio lì che nasce la bellezza.

La tecnologia non è solo un insieme di pezzi e circuiti.
È qualcosa che accompagna la nostra vita.
E ogni dispositivo ricondizionato può diventare il simbolo di una scelta diversa:
più etica, più sostenibile, più umana.

Non c’è bisogno che tutto sia nuovo per essere prezioso.
Basta guardarlo con occhi diversi.

Ti è mai capitato di dare nuova vita a qualcosa di rotto?
Hai mai scelto un dispositivo ricondizionato?
Cosa pensi delle storie nascoste dietro ciò che non è più “perfetto”?

👉 Rispondi a questa mail.
Ci piacerebbe ascoltare la tua esperienza, la tua visione, il tuo pensiero.
Perché ogni crepa ha qualcosa da insegnare.