Questa è una newsletter
intimista e personale in cui, comunque, inserirò Ryan Gosling per acchiappare benevolenza.
Ho scritto un libro e, nonostante tutti volessero un libro sulla skincare, io l’ho scritto sui
luoghi d’arte.
Sì, lo so, decisamente poco pertinente con quello che faccio di solito ma io, come tutte le persone, sono fatta di tante cose e non solo di skincare, per fortuna.
Se mi segui assiduamente sai che sono 2 anni che con un allegro furgoncino giro i musei della nostra Italia regalando biglietti per visitarli.
Perché?
Perché
l’arte e la cultura in genere fanno bene alla testa e al cuore, anche quando si pensa
“ma io di arte non ne capisco nulla” davanti all’arte ci si
commuove, si resta
stupiti, ci si sente
vivi, si viene
stimolati a riflettere.
Un po’ come con certi fidanzati ma senza la paura di essere lasciate o tradite.
L’altra cosa di cui parla questo libro è l’
ansia, la mia compagna di vita.
Io ho sofferto di attacchi di panico per così tanto tempo che quando devo fare qualcosa il primo pensiero è
“se mi viene un attacco di panico”. A quel punto nella mia testa comincia una silenziosa contrattazione tra la voglia di fare la cosa in questione e l’ansia.
Vince la cosa più forte:
l’arte vince sempre e le Maldive perdono sempre, in sostanza ho visto un sacco di mostre ma non le Maldive (dico “Maldive” ma potrebbe essere Cuba, il sud America, insomma qualsiasi posto esotico, paradisiaco e rilassante che a me, essendo strana, mette ansia).
Nel libro vi racconto
della mia ansia e di me, sì, non mi bastava Instagram, devo pure annoiarvi offline.
Qui vi lascio un capitoletto del libro (la parte scritta piccina parla di me, quella scritta grande del museo) e spero vi piaccia.
Il libro ha un sacco di
foto bellissime, è concepito con la qualità di un libro d’arte, se lo regali fai un figurone.