Sono convinta che qualsiasi pulizia sia meglio di nessuna pulizia. Ma se utilizzo un panno in microfibra per spolverare e pulire le superfici di casa, so che devo usare la tecnica giusta per ottenere risultati ottimali.

Come suggerisce il nome, il tessuto in microfibra è composto da fibre di poliestere estremamente sottili – meno di un denaro, un'unità di misura della finezza, per essere precisi. In parole più semplici: una singola microfibra ha un diametro pari a 1/100 di un capello umano e a 1/20 di un filo di seta. In un solo centimetro quadrato di panno in microfibra ci sono circa 200.000 di queste minuscole fibre, tutte al lavoro per pulire le superfici.

Grazie alle microfibre divise, il panno può raggiungere facilmente le fessure ed estrarre polvere, sporco e germi che altri prodotti per la pulizia, come stracci di cotone o carta assorbente, spesso lasciano indietro. Inoltre, riduco gli sprechi perché posso riutilizzarlo più volte. È abbastanza morbido ed elastico da poter essere usato su superfici delicate senza graffiarle. Ma la vera "magia" della microfibra è la sua carica positiva, che attira polvere, sporco, grasso e altri elementi con carica negativa.

Nonostante le sue incredibili capacità di pulizia, un panno in microfibra funziona molto meglio se evito questi tre errori:

Alcuni panni in microfibra hanno un lato giusto e uno sbagliato. La maggior parte sono uguali su entrambi i lati, ma se ne ho uno a due lati, uso quello a coste per strofinare e quello soffice per spolverare.

Se voglio rimuovere rapidamente la polvere in tutta la casa, uso il panno in microfibra asciutto. Ma per le zone più sporche – come pavimenti, battiscopa, porte, stipiti e davanzali – lo inumidisco leggermente e lo strizzo bene prima di pulire.

I panni in microfibra non sono fatti per strofinare, quindi non li uso su lavandini, vasche o piani di lavoro molto sporchi. Per questi lavori, meglio uno strumento più abrasivo, come una spugna o una spazzola per piastrelle: risparmio tempo ed energia.

Un panno in microfibra è abbastanza morbido per pulire oggetti delicati come l'obiettivo di una macchina fotografica, ma solo se è pulito. Altrimenti, rischio di graffiare la superficie con residui di sporco accumulati in una precedente sessione di pulizia.

Uno dei motivi per cui adoro il mio panno in microfibra è che non devo buttarlo dopo ogni utilizzo. Anche se dopo la pulizia può sembrare molto sporco, posso lavarlo e farlo tornare come nuovo. Ecco come lo mantengo al meglio:

- Lo lavo in acqua fredda o calda insieme ad altri panni in microfibra. Uso poco detersivo e mai ammorbidente o candeggina.

- Lo lascio asciugare all'aria, ma se ho fretta lo metto nell'asciugatrice a bassa temperatura. Anche qui: solo con altri panni in microfibra e senza fogli per asciugatrice, che rovinerebbero le fibre e ne ridurrebbero l'efficacia.

- Se è particolarmente sporco, lo metto a bagno per un'ora in un litro di acqua fredda con una tazza di aceto bianco. Dopo questo trattamento, è pronto per la prossima sessione di pulizia!

Seguendo questi accorgimenti, sfrutto al massimo le incredibili proprietà del mio panno in microfibra e mi assicuro che mi duri a lungo!