Treccani Emporium: La linea Definizione e Cento luoghi di-versi

La linea Definizione e Cento luoghi di-versi
Treccani Emporium
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La linea Definizione

Un colore per tutti i gusti
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Pagine: 240
Dimensioni: 250 x 250 mm
Gli antichi greci erano tutti daltonici? William Ewart Gladstone, un politico inglese appassionato di Omero, arrivò a chiederselo seriamente quando nel 1858 si dedicò al suo autore preferito per scrivere Studies on Homer and the Homeric Age, e si trovò di fronte a paesaggi psichedelici in cui le pecore sono violette, il miele è verde e il mare ha il colore del vino.

Circa dieci anni dopo, il filosofo e filologo Lazarus Geiger fece ricerche analoghe su altre lingue antiche: analizzò i canti vedici indiani e, in più di diecimila versi pieni di descrizioni del cielo, non trovò mai un riferimento al colore blu. Fu così che si convinse di poter ricostruire la storia della percezione dei colori attraverso l’evoluzione della lingua.

All’epoca si credeva infatti che non avere una parola per indicare un colore significasse non riuscire a percepirlo; ma le cose stanno davvero così? Oggi, per quanto non vi sia – e forse non vi possa essere – certezza, l’opinione più diffusa è che si tratti puramente di una questione di linguaggio, e non di percezione: gli antichi greci, insomma, vedevano come noi ma non erano altrettanto interessati ad arricchire il loro vocabolario con le parole necessarie a fare associazioni meno approssimative tra i colori e le cose.

Se usassimo una macchina del tempo per tornare nell’antichità con un set di quaderni della linea Definizione Colori di Treccani, allora, troveremmo con ogni probabilità donne e uomini perfettamente in grado di distinguere e apprezzare le diverse tonalità; rischieremmo solo di bisticciare un po’ cercando di metterci d'accordo su come chiamarle.
Cento luoghi di-versi

Il libro che unisce la bellezza del paesaggio italiano alla poesia
Cento luoghi di-versi
Cento luoghi di-versi
Pagine: 240
Dimensioni: 250 x 250 mm
A cento immagini, cento luoghi fisici, simbolici, mentali, in Cento luoghi di-versi sono affiancati cento testi poetici: il tema è l’Italia, come se la immaginano un poeta e uno storico dell’arte – Franco Marcoaldi e Tomaso Montanari – che si offrono vicendevolmente parole e figure, per provare a disegnare i contorni di un paese tanto straordinario quanto indecifrabile. Una guida, insomma, per ricominciare viaggiare con la testa e con il corpo, a partire dal cuore.
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