4 Riflessioni sulla Profumeria di Nicchia✨  

Ciao Jekoo,

Come stai? Io tutto bene, a parte questa pioggia milanese insistente che ha davvero stufato (ci risentiamo tra qualche giorno, quando rimpiangerò il bel freschino a fronte di un’afa capace di stendere un elefante). Nella newsletter di oggi, mi piacerebbe condividere con te alcune riflessioni sul mondo della profumeria di nicchia che ho maturato nell’ultimo anno e ho pensato potrebbero essere un piacevole terreno di confronto per altri appassionati come me. Per festeggiare ulteriormente la nicchia, leggi fino alla fine per scoprire come ricevere un regalo firmato Liquides Imaginaires!

  La persistenza non è tutto  

Qui lo dico e lo ribadisco… sia chiaro: non ho niente contro la persistenza, anzi (a chi non piace un profumo che dura a lungo). Però ho la sensazione che negli ultimi anni sia diventata una delle caratteristiche più ambite, a discapito di altre - a mio avviso non secondarie - come la ricercatezza olfattiva, la capacità di emozionare e, soprattutto, l’acquisto di qualcosa che ci piaccia davvero tantissimo (quanto è bello uscire da una profumeria di nicchia con le ali ai piedi dalla contentezza?). Io credo che la profumeria debba essere emozione, lusso ed esperienza sensoriale: la soddisfazione di scoprire un marchio nei cui valori e nella cui storia ci identifichiamo non ha prezzo, così come lo scoprire passo dopo passo lo stile di quella maison. Non vorrei mai rinunciare a tutto questo, solo per scegliere un profumo iper persistente… c’è tanto altro che può regalarci la fragranza giusta❤️

Un esempio lampante per me è Eau des Delices di Le Jardin Retrouvé: nonostante non sia uno di quei profumi che mi sento addosso pure dopo una doccia, io lo adoro. È fresco, elegante, pacifico, pieno di energia, di una raffinatezza senza tempo, ma non solo: sono affezionata a questo marchio, mi piace il suo packaging, l’ispirazione (in questo caso il “Giardino delle Delizie” di Hieronymus Bosch: ti consiglio di cercarlo su Google, perchè è un quadro unico nel suo genere…), le emozioni che mi trasmette.

  La profumeria di nicchia sta cambiando  

Ed è giusto così: tutto cambia! Oggi nella nicchia troviamo tanti marchi che puntano a produrre solo ciò che piace, mentre altri continuano a sforzarsi di andare alla ricerca dell’originalità. Penso a brand come Wiener Blut, sempre alla ricerca di accordi non scontati e di varietà nel suo stile. Oppure a Masque Milano che ha saputo sorprenderci quasi con ogni nuova uscita, pur mantenendo alcuni elementi di stampo classico. Oppure ancora brand come Matière Première, che, sotto la guida di Aurelien Guichard, è riuscita a trovare un equilibrio tra le esigenze moderne e i 150 anni di storia della profumeria artistica. La nicchia sta cambiando, così come il suo pubblico, che è sempre più ampio, grazie alla cassa di risonanza che questo settore sta trovando online, sui Social e non solo: proprio per questo, starà sempre più al singolo appassionato decidere che tipo di realtà vuole sostenere attraverso i propri acquisti. Io spero e penso che ci sarà spazio per tutti.

  Perché oggi ha ancora senso comprare nicchia  

Il primo motivo che mi viene in mente è che nella nicchia puoi ancora trovare profumi originali, unici, capaci non solo di piacerti, ma anche di sorprenderti e farti emozionare. Ma c’è di più: la nicchia è un settore in cui al centro ci sono ancora il servizio e l’unicità del prodotto. Nessuna realtà seria ti venderà mai un profumo di nicchia senza raccontarti da dove arriva, chi lo ha pensato e perchè, quali ingredienti speciali contiene. Questo approccio è la salvezza dell’unicità e annulla l’appiattimento che spesso oggi caratterizza l’acquisto dei beni di largo consumo. 

Pensiamo banalmente ad un prodotto come Phi Une Rose de Kandahar EDP di Andy Tauer, che ha voluto raccontare una nuova rosa, attraverso la scelta coraggiosa di utilizzare la Rosa di Kandahar, la seconda città afghana, per sostenere i produttori locali, nonostante i continui conflitti. Senza la sua storia, questa fragranza mancherebbe di un pezzo della sua identità. Oppure a Sogni EXT di Meo Fusciuni, il naso che vuole far emozionare per eccellenza, che con questo profumo voleva riprodurre i sentori del suo amato Giappone attraverso dei flash olfattivi, capaci di riprodurre il legno di un tatami, gli aghi di un pino giapponese, una ciotola di riso caldo, una foresta di bambù.

Ultimo punto, ma non per importanza: nella nicchia puoi rallentare. Comprare una fragranza artistica, infatti, significa lasciarsi accompagnare in un’esperienza sensoriale, prendendosi il tempo per essere affascinati e guidati passo dopo passo in un viaggio: io credo che, nel nostro mondo così frenetico, non sia una cosa da poco, ma anzi un aspetto che andrebbe preservato e valorizzato.

  I profumi che piacciono  

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’esplosione di alcuni profumi “fenomeno”: tra i più famosi vanno assolutamente menzionati Creed Aventus, Orto Parisi Megamare, Nasomatto Black Afgano e Bois Imperial di Essential Parfums. Alcune di queste fragranze hanno riscritto la storia della profumeria, raggiungendo una nuova fetta di pubblico, non sempre intenditrice di profumeria artistica, ma comunque in grado di apprezzare il prodotto. Questo fenomeno ha in alcuni casi portato ad un appiattimento dell’aspetto esperienziale dell’acquisto di nicchia, ma dall’altro ha avuto il merito di far scoprire questo mondo ad un pubblico nuovo, incuriosendo persone che altrimenti non lo avrebbero mai scoperto. Oggi rimane da capire se questi novizi sceglieranno di approfondire o di fermarsi sull’uscio della profumeria artistica: resta, però, compito dei veri appassionati fare una buona divulgazione di qualità, che si sforzi di trasmettere i valori di questo mondo a chiunque abbia il piacere di scoprirli.

Ricevi Blanche Bête di Liquides Imaginaires

Anna

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