Il Maceratino Ribona: storia di un vitigno antichissimo e di una tradizione tramandata nei secoli. Probabilmente furono i monaci cistercensi ad avviare la prima lavorazione artigianale delle uve qui nel territorio dell’ Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, ma furono le famiglie contadine ed i mezzadri delle Marche che, tramandando da padre in figlio antichi saperi, permisero che la tradizione dell’allevamento della vite potesse essere conservata attraverso oltre due millenni di storia. Ed è qui, nell’area in cui insiste il vigneto di Podere Sabbioni, che il maceratino Ribona, antico vitigno a baccabianca coltivato oggi nella sola provincia di Macerata e in qualche ettaro in provincia di Ancona, ha trovato nei secoli il suo terroir ottimale, grazie alla combinazione di posizione geografica, suolo, clima, antiche tradizioni. Questa uva, conosciuta anche con i sinonimi montecchiese, uva stretta, greco maceratino, verdicchio marino, bianchetta, rientra molto probabilmente nel gruppo dei Greci, antichi vitigni importati in Italia dai primi coloni della Magna Grecia.
Vino di punta della cantina Podere Sabbioni ottenuto da uve 100% Ribona (Maceratino) vinificate in purezza. L’uva raccolta a mano in cassette da 12-13 kg, viene inviata alla pressa soffice aggiungendo ghiaccio secco in sublimazione. Il mosto fiore viene prelevato dalla pressa soffice ed inviato ad una vasca dedicata; dopo la decantazione statica viene fatto fermentare a bassa temperatura. Il vino bianco ottenuto riposa sulle fecce fini in vasche di acciaio e cemento per almeno 12 mesi. Le sue caratteristiche peculiari sono la sapidità, esaltata dal calcare del nostro terreno, la longevità e l’equilibrio. Se conservato nelle condizioni ideali può essere degustato a due-cinque anni in condizioni ottimali. La temperatura di servizio è tra 10 e 12° C
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