Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca presente nella parte meridionale delle Marche fino all'Abruzzo. Un vino molto sapido, fresco, profumato, dotato di profondità e carattere. Dopo anni di oblio in cui stava per estinguersi, finalmente oggi i tempi sono maturi e i vignaioli marchigiani, ma anche abruzzesi, lo producono in purezza.
Le prime tracce del pecorino risalgono al II secolo a.C., ai tempi di Catone il Censore il quale lo incluse tra le varietà portate in Italia durante le migrazioni greche. Fino agli anni ’80/’90, il vitigno ha subito la concorrenza di varietà più produttive perché il pecorino matura precocemente e ha basse rese quantitative.
Non è chiara l’origine del suo nome anche se, da quanto si apprende dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, l’ipotesi più accreditata lo riconduce alla pratica della pastorizia transumante, tipica dell’Abruzzo. Sembra, infatti, che le pecore fossero ghiotte della dolcezza di queste uve che maturavano verso metà settembre, proprio nel periodo del loro passaggio.
Versatile negli abbinamenti. Si rivela, infatti, un buon accompagnamento sia con i piatti di pesce che con carni bianche o con formaggi. Piatti di pesce dai sapori decisi, come insalate di calamaretti e gamberi, cozze gratinate, primi piatti a base di crostacei e molluschi o secondi come scamponi alla brace, astice alla catalana o rombo al forno. Pecorini più giovani saranno invece adatti a un abbinamento con piatti di pesce delicati, come pesci magri o molluschi e crostacei alla base di preparazioni più semplici come spaghetti con le vongole e insalate di mare.
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