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L’azienda nasce come passione extra lavorativa del padre di Michele, Rodolfo, a metà anni 90. Agli anni 2000 risalgono le prime bottiglie, vendute principalmente ai ristoranti e alle enoteche della zona. Dal 2011 Michele entra operativamente in azienda e dal 2012 inizia a impiantare nuovi vigneti e a edificare la nuova cantina. Michele è diventato produttore di vino come scelta di vita radicale, lasciandosi alle spalle una vita in città e un lavoro ben retribuito in un’agenzia di comunicazione a Milano. Crede fortemente che l’unica forma equilibrata e sostenibile di produzione agricola sia legata alle piccole dimensioni, concetto che gli piace estendere anche alle comunità umane. Nel lavoro in vigna, una realtà di piccole dimensioni consente di gestire il lavoro in maniera artigianale, esaltando la qualità delle uve grazie a una grande quantità di lavoro manuale (che esegue in prima persona). Il contatto costante con le viti gli consente di monitorare lo stato di salute della vigna in funzione di interventi fitosanitari efficaci al 100% e tuttavia ridotti al minimo indispensabile. Le vigne di Podere Ranieri circondano la casa che abita Michele con la sua famiglia, e per questo conserva e protegge il luogo dove vive. In cantina uve sane danno vini sani, intensi, unici. Ogni bottiglia che produce è un cru. L’unico obbiettivo che ha come produttore è ottenere vino di grande qualità e senza compromessi. Le esigenze commerciali non devono in alcun modo interferire con la passione e il sogno che gli ha fatto scegliere una vita da contadino, da artigiano, da vignaiolo. Ogni bottiglia di vino, che segua questi principi, sarà una diapositiva scattata su un luogo, su una stagione, su una famiglia. E quando bevi una bottiglia così bevi molto di più che una semplice bottiglia di vino.
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